Finalmente online "OpenOpera", il contenitore di opere partecipative (scritte, artefatte, suonate, dipinte...) presentato durante mEDITA 2.0 che, dal 15 dicembre aprirà le proprie pagine agli appassionati della condivisione.
Primo progetto, un racconto scritto a 30 mani.
L’iniziativa è aperta agli appassionati di scrittura che desiderano misurarsi con la stesura di un testo “open”, passibile di modifiche per mano altrui; il tutto nell’ottica della massima condivisione.
Nessuna redazione fisica. Solo un carteggio virtuale attraverso il quale si giungerà alla stesura di un testo frutto della partecipazione di 15 autori che agiranno su un’opera in continua evoluzione.
Si partirà da un incipit e, di mail in mail, la storia muterà in funzione della creatività dei partecipanti che, in 48 ore, dovranno completare, modificare o stravolgere l’operato di chi li ha preceduti.
Per maggiori informazioni
www.openopera.it
open@openopera.it
lunedì 14 dicembre 2009
OpenOpera è online
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martedì 1 dicembre 2009
mEDITA 2.0 - Ringraziamenti
L'Associazione Culturale desidera ringraziare tutti voi per la partecipazione alla prima edizione di mEDITA 2.0,
un appuntamento dimostratosi utile a individuare alcune tra le molteplici strade percorribili in ambito editoriale, ai tempi del web.
La manifestazione ha fornito numerosi spunti per sviluppare riflessioni e considerazioni necessarie alla creazione di
nuove strategie commerciali, da parte degli editori, e di nuovi modi di vivere l'editoria, da parte di fruitori del web, obiettivo che, l'Associazione "i creAttivi" desiderava raggiungere attraverso la tavola rotonda.
Un ringraziamento al Vicepresidente della commissione Cultura della Regione Lazio, Enzo Foschi, e al Consigliere del II Municipio, Giuseppe Gerace per aver sostenuto questo progetto sin dall'inizio e un caloroso grazie ai tanti esperti del settore presenti, accademici e non, agli appassionati e ai numerosi studenti intervenuti.
Invitiamo quanti lo desiderano, a inviarci i propri contributi (articoli, fotografie, video e punti di vista) affinchè il progetto mEDITA 2.0 continui a garantire la pluralità di visioni che ha caratterizzato l'incontro al quale avete partecipato.
Tutto il materiale ricevuto sarà visualizzato di seguito.
Vi ricordiamo infine di "OpenOpera", il contenitore di opere partecipative (scritte, artefatte, suonate, dipinte...) che, dal 15 dicembre aprirà le proprie pagine agli appassionati della condivisione.
Primo progetto, un racconto scritto a 30 mani.
Ulteriori informazioni all'indirizzo www.openopera.it
Grazie ancora a tutti dell'attenzione e...
..."mEDITATE gente, mEDITATE!".
un appuntamento dimostratosi utile a individuare alcune tra le molteplici strade percorribili in ambito editoriale, ai tempi del web.
La manifestazione ha fornito numerosi spunti per sviluppare riflessioni e considerazioni necessarie alla creazione di
nuove strategie commerciali, da parte degli editori, e di nuovi modi di vivere l'editoria, da parte di fruitori del web, obiettivo che, l'Associazione "i creAttivi" desiderava raggiungere attraverso la tavola rotonda.
Un ringraziamento al Vicepresidente della commissione Cultura della Regione Lazio, Enzo Foschi, e al Consigliere del II Municipio, Giuseppe Gerace per aver sostenuto questo progetto sin dall'inizio e un caloroso grazie ai tanti esperti del settore presenti, accademici e non, agli appassionati e ai numerosi studenti intervenuti.
Invitiamo quanti lo desiderano, a inviarci i propri contributi (articoli, fotografie, video e punti di vista) affinchè il progetto mEDITA 2.0 continui a garantire la pluralità di visioni che ha caratterizzato l'incontro al quale avete partecipato.
Tutto il materiale ricevuto sarà visualizzato di seguito.
Vi ricordiamo infine di "OpenOpera", il contenitore di opere partecipative (scritte, artefatte, suonate, dipinte...) che, dal 15 dicembre aprirà le proprie pagine agli appassionati della condivisione.
Primo progetto, un racconto scritto a 30 mani.
Ulteriori informazioni all'indirizzo www.openopera.it
Grazie ancora a tutti dell'attenzione e...
..."mEDITATE gente, mEDITATE!".
mEDITA 2.0 - contributo di Andrea Ternensi
mEDITAmondi
Un'occasione rara, quella offerta da mEDITA 2.0, una tavola rotonda durante la quale esperti del settore, e non solo, hanno avuto la possibilità di dialogare sul futuro dell'editoria.
Con l'avvento del 2.0, sta morendo? Sta rinascendo? O evolvendo?
Inutile cercare una risposta plausibile. Piuttosto occorre fermarsi, nonostante le routine quotidiane non sempre ce lo permettano, e immaginare la nostra vita senza il poetico ingombro di un libro, l'amico più fidato del lettore e il nemico acerrimo di un web senza inchiostro che rende tutti capaci di editarsi con semplicità.
E' stato il pregiudizio a condurmi verso l'evento creato dall'Associazione "i creattivi", convinto che mai avrei accettato un verdetto a sfavore della carta stampata, della radio che, complice un'antenna malridotta, prende solo accanto alla finestra, dei dizionari e vocabolari vanto delle mamme che li acquistavano a rate.
Il lettore crederà che mi sia ricreduto.
Non esattamente.
Ho trovato che il dibattito sia stato democratico; tutti, nonostante la facile tendenza all'autopromozione di alcuni, hanno espresso il loro parere senza imporlo, complice una moderazione adeguata e pertinente, e c'è stato spazio per analisi intelligenti, mai a sfavore della vecchia o della nuova editoria.
Ho compreso che mai comprerò un e-book reader, che snifferò per sempre l'odore della carta e ascolterò, finchè ne avrò la possibilità, radio offline.
Ma con lo sguardo al futuro. E, nel mio, sono certo che, anche se sotto la zampa di un tavolo traballante, un libro, ci sarà sempre.
A.T.
Un'occasione rara, quella offerta da mEDITA 2.0, una tavola rotonda durante la quale esperti del settore, e non solo, hanno avuto la possibilità di dialogare sul futuro dell'editoria.
Con l'avvento del 2.0, sta morendo? Sta rinascendo? O evolvendo?
Inutile cercare una risposta plausibile. Piuttosto occorre fermarsi, nonostante le routine quotidiane non sempre ce lo permettano, e immaginare la nostra vita senza il poetico ingombro di un libro, l'amico più fidato del lettore e il nemico acerrimo di un web senza inchiostro che rende tutti capaci di editarsi con semplicità.
E' stato il pregiudizio a condurmi verso l'evento creato dall'Associazione "i creattivi", convinto che mai avrei accettato un verdetto a sfavore della carta stampata, della radio che, complice un'antenna malridotta, prende solo accanto alla finestra, dei dizionari e vocabolari vanto delle mamme che li acquistavano a rate.
Il lettore crederà che mi sia ricreduto.
Non esattamente.
Ho trovato che il dibattito sia stato democratico; tutti, nonostante la facile tendenza all'autopromozione di alcuni, hanno espresso il loro parere senza imporlo, complice una moderazione adeguata e pertinente, e c'è stato spazio per analisi intelligenti, mai a sfavore della vecchia o della nuova editoria.
Ho compreso che mai comprerò un e-book reader, che snifferò per sempre l'odore della carta e ascolterò, finchè ne avrò la possibilità, radio offline.
Ma con lo sguardo al futuro. E, nel mio, sono certo che, anche se sotto la zampa di un tavolo traballante, un libro, ci sarà sempre.
A.T.
mEDITA 2.0 - articolo di Beatrice Fiaschi (Mediapolitika)
“mEDITA 2.0″: L’EDITORIA AI TEMPI DEL WEB
di Beatrice Fiaschi
Il giorno 26 Novembre 2009 si è tenuta a Roma presso la Sala Convegni Città dell’Altra Economia nel quartiere Testaccio, un’importante tavola rotonda sulla nuova editoria, quella che stiamo vivendo attualmente, nella sua fase più delicata, momento di passaggio e trasformazione: l’editoria ai tempi del Web.
L’evento è presentato dall’Associazione Culturale i creAttivi ed introdotto da Enzo Foschi, Vicepresidente della commissione Cultura della Regione Lazio, e da Giuseppe Gerace, Consigliere del Municipio Roma II, con la moderazione della Dottoressa Alessandra Sannella. Interessante il carnet dei partecipanti, molti tra i quali sono editori: Giacomo Bruno, Alberto Castelvecchi e Luisa Capelli, Direttrice Editoriale della Meltemi Editore nonchè docente presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Intervengono anche: Francesco Florenzano, Paolo De Nardis, Majid Abder Rahman, Maria Laura Gargiulo, Carmelo Greco, Roberta Miracapillo, Alex Giordano, Paolo Barucca, e Alessio Di Addezio, Presidente dell’ Associazione Culturale i creAttivi.
Una giornata per discutere e mEDITARE insieme circa le zone di luce e quelle di ombra di questa particolare era editoriale e per proporre idee e soluzioni. Quando due diversi supporti come il cartaceo e il digitale si incontrano, infatti, arriva necessariamente il momento di una svolta, che non è solo tecnologica ma pervade l’intero processo: questo il nucleo pulsante della questione, rispetto alla quale si dovrà ripensare l’editoria.
Parallelamente alla tavola rotonda orbitano altre iniziative quali la sezione mARTE, dedicata alla mostra Avatar: human? being per presentare artisti che creano esclusivamente attraverso il computer. Inoltre l’evento è totalmente sostenibile in quanto pubblicizzato esclusivamente on-line, al fine di non inquinare e di proporre quella che dovrebbe diventare l’unica modalità promozionale del futuro prossimo.
Tante galassie che si incontrano\scontrano dunque: quella, quella digitale, quella dell’arte virtuale. Che da questo Big-Bang nasca davvero un nuovo mondo? mEDITIAMO senza subito scrEDITARLO.
di Beatrice Fiaschi
Il giorno 26 Novembre 2009 si è tenuta a Roma presso la Sala Convegni Città dell’Altra Economia nel quartiere Testaccio, un’importante tavola rotonda sulla nuova editoria, quella che stiamo vivendo attualmente, nella sua fase più delicata, momento di passaggio e trasformazione: l’editoria ai tempi del Web.
L’evento è presentato dall’Associazione Culturale i creAttivi ed introdotto da Enzo Foschi, Vicepresidente della commissione Cultura della Regione Lazio, e da Giuseppe Gerace, Consigliere del Municipio Roma II, con la moderazione della Dottoressa Alessandra Sannella. Interessante il carnet dei partecipanti, molti tra i quali sono editori: Giacomo Bruno, Alberto Castelvecchi e Luisa Capelli, Direttrice Editoriale della Meltemi Editore nonchè docente presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Intervengono anche: Francesco Florenzano, Paolo De Nardis, Majid Abder Rahman, Maria Laura Gargiulo, Carmelo Greco, Roberta Miracapillo, Alex Giordano, Paolo Barucca, e Alessio Di Addezio, Presidente dell’ Associazione Culturale i creAttivi.
Una giornata per discutere e mEDITARE insieme circa le zone di luce e quelle di ombra di questa particolare era editoriale e per proporre idee e soluzioni. Quando due diversi supporti come il cartaceo e il digitale si incontrano, infatti, arriva necessariamente il momento di una svolta, che non è solo tecnologica ma pervade l’intero processo: questo il nucleo pulsante della questione, rispetto alla quale si dovrà ripensare l’editoria.
Parallelamente alla tavola rotonda orbitano altre iniziative quali la sezione mARTE, dedicata alla mostra Avatar: human? being per presentare artisti che creano esclusivamente attraverso il computer. Inoltre l’evento è totalmente sostenibile in quanto pubblicizzato esclusivamente on-line, al fine di non inquinare e di proporre quella che dovrebbe diventare l’unica modalità promozionale del futuro prossimo.
Tante galassie che si incontrano\scontrano dunque: quella, quella digitale, quella dell’arte virtuale. Che da questo Big-Bang nasca davvero un nuovo mondo? mEDITIAMO senza subito scrEDITARLO.
mEDITA 2.0 - contributo di Giacomo Bruno
mEDITA 2.0: l’ebook è il futuro già presente
Come ci aspettavamo, la tavola rotonda “Medita 2.0” si è rivelata l’occasione giusta per discutere di ebook. Come ricorderete la Bruno Editore è stata invitata come rappresentante della categoria al dibattito che ha dato dei risultati interessanti.
Le autorità politiche presenti infatti, si sono impegnate a rendere il collegamento al web una risorsa più accessibile, in modo da rendere fruibile la cultura per un numero sempre crescente di lettori.
Giacomo Bruno a Medita 2.0
Gli editori intervenuti hanno avuto modo di dialogare in modo costruttivo sulle future strategie commerciali e sul futuro dell’ebook, mentre, i fruitori del web hanno discusso del nuovo modo di vivere l’editoria.
La manifestazione ha, quindi, fornito numerosi spunti di riflessioni per tutti, e, fatto emergere considerazioni interessanti sui libri elettronici e sugli sviluppi che si potranno avere in un futuro presente: è apparso in modo lampante che gli ebook sono ancora percepiti come prodotti nuovi, che incuriosiscono i lettori, ma al tempo stesso sono considerati il futuro per l’editoria.
I numeri di Bruno Editore
Considerando che nei primi 9 mesi del 2009 le vendite di ebook in Italia sono cresciute del 61% rispetto al 2008, per noi di Bruno Editore l’ebook è il futuro già il presente.
Sarà interessante vedere come e quanto il mercato si svilupperà nei prossimi anni con una diffusione maggiore dei lettori elettronici e degli ebook.
Come ci aspettavamo, la tavola rotonda “Medita 2.0” si è rivelata l’occasione giusta per discutere di ebook. Come ricorderete la Bruno Editore è stata invitata come rappresentante della categoria al dibattito che ha dato dei risultati interessanti.
Le autorità politiche presenti infatti, si sono impegnate a rendere il collegamento al web una risorsa più accessibile, in modo da rendere fruibile la cultura per un numero sempre crescente di lettori.
Giacomo Bruno a Medita 2.0
Gli editori intervenuti hanno avuto modo di dialogare in modo costruttivo sulle future strategie commerciali e sul futuro dell’ebook, mentre, i fruitori del web hanno discusso del nuovo modo di vivere l’editoria.
La manifestazione ha, quindi, fornito numerosi spunti di riflessioni per tutti, e, fatto emergere considerazioni interessanti sui libri elettronici e sugli sviluppi che si potranno avere in un futuro presente: è apparso in modo lampante che gli ebook sono ancora percepiti come prodotti nuovi, che incuriosiscono i lettori, ma al tempo stesso sono considerati il futuro per l’editoria.
I numeri di Bruno Editore
Considerando che nei primi 9 mesi del 2009 le vendite di ebook in Italia sono cresciute del 61% rispetto al 2008, per noi di Bruno Editore l’ebook è il futuro già il presente.
Sarà interessante vedere come e quanto il mercato si svilupperà nei prossimi anni con una diffusione maggiore dei lettori elettronici e degli ebook.
mEDITA 2.0 - contributo di Piero Trellini (Eboogle)
Come cambia l'editoria ai tempi del web
E’ la fine dell'editoria? E’ l'inizio dell'editoria? Può il libro sopravvivere all’era di internet? Quale è il ruolo dell’editoria oggi? Ce la faranno a convivere i libri cartacei e quelli digitali, gli ebook?
A queste e altre domande editori, sociologi, scienziati della comunicazione, librai, blogger, facebooker, citizen journalist, moderati dalla sociologa Alessandra Sannella, hanno cercato di dare una risposta a “mEdita 2.0”, nella tavola rotonda dedicata all'editoria ai tempi del web organizzata dall’associazione “i creAttivi”, grazie alla acuta intuizione del suo presidente, il solare Alessio Di Addezio, nella splendida cornice della Città dell’Altra Economia all'interno del Campo Boario dell'ex Mattatoio, nel quartiere Testaccio di Roma.
A lanciare per primo la sfida è Paolo De Nardis, Professore ordinario di Sociologia alla Università degli Studi La Sapienza di Roma: anche noi abbiamo la nostra Silicon Valley – ha dichiarato – la posta in gioco è alta, ma le forze progressiste devono vincere perché in ballo c’è l’uguaglianza. Ma chi per primo deve porsi nella posizione di dover accettare la sfida dell’innovazione sono le Istituzioni. Ne è convinto Enzo Foschi - Vicepresidente della commissione Cultura della Regione Lazio anche se – ammette – le istituzioni stesse sono state spesso un freno alle novità e all’innovazione in generale. La scommessa è poter disporre di una legislatura che garantisca l’universalità: non ci troviamo di fronte a una sfida tra tradizione e innovazione: è “semplicemente” una sfida alle opportunità. Al di là quindi della tradizione senza rinnegarla. Tradizione che – come ha sottolineato giustamente Alessandra Sanella – proviene dal latino tradere, “condurre verso”. E quindi l’eterno valzer tra tradizione e innovazione si risolve nell’essenza “ossimora” della stessa etimologia: mantenere innovando. E l’innovazione conduce inevitabilmente al lettore ebook che l’editore Giacomo Bruno fieramente ostenta come tavole del Sinai.
Gesto che viene raccolto da Alberto Castelvecchi, Presidente di Castelvecchi Editore, per ribaltarlo: Non è l’oggetto in sé che conta, ma il suo contenuto. Da 30.000 anni l’uomo cambia i suoi supporti. Inutile ricordare l’eterno iter (ma viene voglia di dire reader) che dalle caverne è arrivato al lettore ebook passando per terracotta, papiri, pergamene fino alla longeva carta. Forme e supporti condizionano non poco la nostra cultura. E l’editore deve trovare i canali più adatti ad esso, deve concentrarsi soprattutto sul content management. Sul reference da creare e da implementare. Ma soprattutto sulle storie da raccontare: Essere un editore avanzato – dichiara – non significa solo che il libro venga scaricato. Anche se nella cosiddetta società liquida il contenuto digitale è la migliore versione di ciò che noi intendiamo per contenuto liquido.
L’editore è un surfista cognitivo, deve trattenere l’onda e non farsi assecondare dalla corrente. Sul fronte quantitativo nel settore reference – prosegue Castelvecchi - l’ebook ha già vinto. Pensando alla carta, si sta assistendo a una sua giusta economizzazione, gli editori si sono accorti ormai che non devono deforestare indiscriminatamente.Ma più il libro più sta diventando superfluo più assume la caratteristica di straordinario feticcio materiale proprio per la sua componente principale: la carta. Che nella gran parte dei casi ammuffisce negli scantinati degli editori: dei 160 libri
al giorno che vengono pubblicati – fa notare Luisa Capelli, Direttrice Editoriale di Meltemi Editore - più della metà non vende una copia e il tempo medio di resistenza in libreria di un libro “ignorato” sono 40 giorni.Se a questo aggiungiamo che, come riportato sul Financial Times del 12/08/2009, negli Stati Uniti dei 40 milioni di titoli in libreria un potenziale tra i 10 e i 33 milioni potrebbero essere disponibili gratuitamente grazie “fuori dal copyright” sommati ai “fuori catalogo”, viene da chiedersi cosa potrà farci cambiare abitudini traghettandoci da un supporto (il libro) a un altro (l’ebook). Facilità di fruizione, di mezzi e di competenze.
Competenze che Paolo Barucca del Circolo Letterario Wunderkammer, a proposito delle riviste on line, pone nelle mani della figura del direttore responsabile: a differenza di un blog dove il testo è comunicato ma non pubblicato o di un sito in cui questo viene archiviato, nel giornale on line l’affidabilità viene data dalla figura di un direttore che ne garantisca l’autorevolezza del contenuto e delle fonti. In linea con lui Maria Laura Gargiulo, scrittrice e saggista del Comitato redazione Edilet: per non rischiare di rimanere intrappolati nella rete senza poter capire, in questa mole di contenuti, dove sia la qualità è necessario prolungare il più possibile il rapporto tra editore e autore. Contrariamente a quanto si dice ultimamente (il riferimento è rivolto a Mario Mazza: “Internet ci libererà dagli editori”), un autore è più libero se legato a un editore. Libero di pensare al suo ruolo e ai suoi contenuti lasciando il marketing a chi lo sa mettere in atto attraverso metodologie spesso non convenzionali (dal book trailer al viral marketing) – come spiega Alex Giordano, di Ninja Marketing - che sempre più accompagnano non solo la promozione del libro ma anche la sua genesi. Basti pensare ai libri cartacei nati aggregando contenuti della rete. Testi quindi che per una volta mettono d’accordo nuovi media e tradizione, che spesso – come sottolinea Majid Abder Rahman, Amministratore di Wikipedia – vivono ancora una realtà conflittuale.
A tirare le somme è Daniela Borzillo, Direttrice Editoriale della casa editrice Eboogle: bisogna interrogarsi su come possano cambiare non solo le modalità di fruizione di un libro attraverso l’ebook - e quindi attraverso l’uso di hyperlink e altre tipologie di interazione che sfruttino al meglio la multimedialità - ma anche le tempistiche, ovvero la propensione a leggere un’opera in un contesto di tempo commisurato ai nostri attuali standard di vita. Questo allo scopo di capire se un’opera debba nascere già con un concept differente dall’editoria tradizionale anche in termini di durata. Le serie tv, pensiamo a Lost, hanno cambiato la modalità dello sviluppo di un racconto sposando una qualità paragonabile a quella dei lungometraggi seppur condensata in un tempo minore.
E’ quindi opportuno – prosegue Daniela Borzillo - non limitarsi a trasferire il contenuto cartaceo su un contesto digitale ma pensare di proporre il contenuto dell’ebook confezionato ad hoc per le diverse piattaforme (pc, laptop, reader, etc.) e canali (video, social network, blog, etc.).
E’ la fine dell'editoria? E’ l'inizio dell'editoria? Può il libro sopravvivere all’era di internet? Quale è il ruolo dell’editoria oggi? Ce la faranno a convivere i libri cartacei e quelli digitali, gli ebook?
A queste e altre domande editori, sociologi, scienziati della comunicazione, librai, blogger, facebooker, citizen journalist, moderati dalla sociologa Alessandra Sannella, hanno cercato di dare una risposta a “mEdita 2.0”, nella tavola rotonda dedicata all'editoria ai tempi del web organizzata dall’associazione “i creAttivi”, grazie alla acuta intuizione del suo presidente, il solare Alessio Di Addezio, nella splendida cornice della Città dell’Altra Economia all'interno del Campo Boario dell'ex Mattatoio, nel quartiere Testaccio di Roma.
A lanciare per primo la sfida è Paolo De Nardis, Professore ordinario di Sociologia alla Università degli Studi La Sapienza di Roma: anche noi abbiamo la nostra Silicon Valley – ha dichiarato – la posta in gioco è alta, ma le forze progressiste devono vincere perché in ballo c’è l’uguaglianza. Ma chi per primo deve porsi nella posizione di dover accettare la sfida dell’innovazione sono le Istituzioni. Ne è convinto Enzo Foschi - Vicepresidente della commissione Cultura della Regione Lazio anche se – ammette – le istituzioni stesse sono state spesso un freno alle novità e all’innovazione in generale. La scommessa è poter disporre di una legislatura che garantisca l’universalità: non ci troviamo di fronte a una sfida tra tradizione e innovazione: è “semplicemente” una sfida alle opportunità. Al di là quindi della tradizione senza rinnegarla. Tradizione che – come ha sottolineato giustamente Alessandra Sanella – proviene dal latino tradere, “condurre verso”. E quindi l’eterno valzer tra tradizione e innovazione si risolve nell’essenza “ossimora” della stessa etimologia: mantenere innovando. E l’innovazione conduce inevitabilmente al lettore ebook che l’editore Giacomo Bruno fieramente ostenta come tavole del Sinai.
Gesto che viene raccolto da Alberto Castelvecchi, Presidente di Castelvecchi Editore, per ribaltarlo: Non è l’oggetto in sé che conta, ma il suo contenuto. Da 30.000 anni l’uomo cambia i suoi supporti. Inutile ricordare l’eterno iter (ma viene voglia di dire reader) che dalle caverne è arrivato al lettore ebook passando per terracotta, papiri, pergamene fino alla longeva carta. Forme e supporti condizionano non poco la nostra cultura. E l’editore deve trovare i canali più adatti ad esso, deve concentrarsi soprattutto sul content management. Sul reference da creare e da implementare. Ma soprattutto sulle storie da raccontare: Essere un editore avanzato – dichiara – non significa solo che il libro venga scaricato. Anche se nella cosiddetta società liquida il contenuto digitale è la migliore versione di ciò che noi intendiamo per contenuto liquido.
L’editore è un surfista cognitivo, deve trattenere l’onda e non farsi assecondare dalla corrente. Sul fronte quantitativo nel settore reference – prosegue Castelvecchi - l’ebook ha già vinto. Pensando alla carta, si sta assistendo a una sua giusta economizzazione, gli editori si sono accorti ormai che non devono deforestare indiscriminatamente.Ma più il libro più sta diventando superfluo più assume la caratteristica di straordinario feticcio materiale proprio per la sua componente principale: la carta. Che nella gran parte dei casi ammuffisce negli scantinati degli editori: dei 160 libri
al giorno che vengono pubblicati – fa notare Luisa Capelli, Direttrice Editoriale di Meltemi Editore - più della metà non vende una copia e il tempo medio di resistenza in libreria di un libro “ignorato” sono 40 giorni.Se a questo aggiungiamo che, come riportato sul Financial Times del 12/08/2009, negli Stati Uniti dei 40 milioni di titoli in libreria un potenziale tra i 10 e i 33 milioni potrebbero essere disponibili gratuitamente grazie “fuori dal copyright” sommati ai “fuori catalogo”, viene da chiedersi cosa potrà farci cambiare abitudini traghettandoci da un supporto (il libro) a un altro (l’ebook). Facilità di fruizione, di mezzi e di competenze.
Competenze che Paolo Barucca del Circolo Letterario Wunderkammer, a proposito delle riviste on line, pone nelle mani della figura del direttore responsabile: a differenza di un blog dove il testo è comunicato ma non pubblicato o di un sito in cui questo viene archiviato, nel giornale on line l’affidabilità viene data dalla figura di un direttore che ne garantisca l’autorevolezza del contenuto e delle fonti. In linea con lui Maria Laura Gargiulo, scrittrice e saggista del Comitato redazione Edilet: per non rischiare di rimanere intrappolati nella rete senza poter capire, in questa mole di contenuti, dove sia la qualità è necessario prolungare il più possibile il rapporto tra editore e autore. Contrariamente a quanto si dice ultimamente (il riferimento è rivolto a Mario Mazza: “Internet ci libererà dagli editori”), un autore è più libero se legato a un editore. Libero di pensare al suo ruolo e ai suoi contenuti lasciando il marketing a chi lo sa mettere in atto attraverso metodologie spesso non convenzionali (dal book trailer al viral marketing) – come spiega Alex Giordano, di Ninja Marketing - che sempre più accompagnano non solo la promozione del libro ma anche la sua genesi. Basti pensare ai libri cartacei nati aggregando contenuti della rete. Testi quindi che per una volta mettono d’accordo nuovi media e tradizione, che spesso – come sottolinea Majid Abder Rahman, Amministratore di Wikipedia – vivono ancora una realtà conflittuale.
A tirare le somme è Daniela Borzillo, Direttrice Editoriale della casa editrice Eboogle: bisogna interrogarsi su come possano cambiare non solo le modalità di fruizione di un libro attraverso l’ebook - e quindi attraverso l’uso di hyperlink e altre tipologie di interazione che sfruttino al meglio la multimedialità - ma anche le tempistiche, ovvero la propensione a leggere un’opera in un contesto di tempo commisurato ai nostri attuali standard di vita. Questo allo scopo di capire se un’opera debba nascere già con un concept differente dall’editoria tradizionale anche in termini di durata. Le serie tv, pensiamo a Lost, hanno cambiato la modalità dello sviluppo di un racconto sposando una qualità paragonabile a quella dei lungometraggi seppur condensata in un tempo minore.
E’ quindi opportuno – prosegue Daniela Borzillo - non limitarsi a trasferire il contenuto cartaceo su un contesto digitale ma pensare di proporre il contenuto dell’ebook confezionato ad hoc per le diverse piattaforme (pc, laptop, reader, etc.) e canali (video, social network, blog, etc.).
mEDITA 2.0 - contributo di Sun2.0
Medita2.0: Quando il confine è dentro e fuori il contesto
Il luogo è apparentemente fatiscente, ma a poco a poco, la sede scelta dagli organizzatori dell’evento Medita2.0 L’editoria ai tempi del Web si fa largo: Roma, Città dell’Altra Economia, un edificio avveniristico all’interno del passato di una Roma in cui ancora si sente il passare della storia che ribolle dal terreno. La sala ospita un evento stracolmo di innovazione, il dibattito è l’incontro tra i possibili percorsi futuri per gli editori, non solo per continuare a essere competitivi nel mercato ma anche per riuscire a divulgare processi culturali tali che, nello scenario di predominanza del web, non si arrivi a far divenire approssimativa la cultura o mercificato il sapere. E su questo dibattito il fil rouge è l’incontro tra librai, blogger, facebooker, citizen journalist e appassionati, ma anche tra chi il web lo vive e lo utilizza. E’ Paolo De Nardis ad aprire il confronto sul potenziale pericolo paventato dal digital divide, sulla possibilità di mantenere saldi i principi di democrazia detenuti dal cartaceo e trasferibili anche sul mezzo informatico. Ciò è possibile, dice De Nardis, garantendo attraverso la rete web la storia dell’editoria e la sua possibile internazionalizzazione. Enzo Foschi, Vicepresidente della commissione Cultura della Regione Lazio interviene ponendo la questione dell’amministrazione pubblica; le sfide verso l’innovazione editoriale, secondo Foschi, hanno una priorità istituzionale, quella di una legge regionale che necessita di rinnovarsi per poter consentire ai cittadini di editare e ‘uscire fuori dai confini del passato’.
‘Innovare attraverso la tradizione’, come ricorda la moderatrice della Tavola Rotonda Alessandra Sannella, un monito per Giacomo Bruno, Presidente dell’omonima Casa Editrice, che ha trovato nell’e-book la strategia di divulgazione per la formazione on line, con ben 1.000.000 di e-book scaricati dal sito della Bruno Editore, in ben 19 categorie di crescita personale, professionale e finanziaria. A seguire, Alberto Castelvecchi, di Castelvecchi Editore, pone l’accento su una querelle centrale della Tavola Rotonda: essere editore ‘avanzato’ è pensare a un contenuto. Il supporto è il nodo entro cui si snocciola il dibattito. Cartaceo o elettrolibri? Il contenuto digitale ha la capacità di migrare da solo e l’editore è il surfista cognitivo che cerca di trattenere l’onda. Castelvecchi è un ottimista, un innovatore che non lascia nulla al caso, come la riflessione sulla magia dell’odore dato dal cartaceo al lettore più intransigente, quello che ha l’illusione, altresì, di possedere il contenuto laddove tiene un libro ‘tra le mani’. Il ‘device elettronico’, per sua stessa ‘ergonomia’, non dà queste certezze immediate se non attraverso un processo lungo e lento. Il libro cartaceo non è il pionere della web-culture e la ‘riflessione’ deve essere posta sulla gestione dei contenuti. Quegli stessi contenuti che sono vessati dalla diatriba tra il copy-right o il free-right come grintosa ci ricorda Luisa Capelli della Meltemi editore, la cui discussione è orientata al free-right, a una circolazione del capitale culturale che deve essere messo a disposizione di quanti ne vogliano far uso. Ma ancora, continua la Capelli, ci dimentichiamo della morte silente dei testi fuori catalogo, di tutte le ‘opere orfane’ che non possiamo più trovare a disposizione nelle librerie e con l’e-book potrebbero essere salvate modificando le caratteristiche delle nostre abitudini, andando a reperire le fonti bibliografiche on-line. Questo sarà possibile solo se ci si porrà il problema di alfabetizzare gli italiani, tutti, all’utilizzo del mezzo web. Come dire, prima di parlare con certezza dell’uso o meno di internet, ‘bisogna fare gli internauti’. A tal proposito la Capelli propone dei punti essenziali, vere e proprie Linee Guida su cui procedere per la giusta ridefinizione anche dei piani legislativi in materia di editoria. Obiettivo ripreso anche da Giuseppe Gerace, Consigliere del II Municipio del Comune di Roma, il quale ribadisce la volontà delle Istituzioni di voler intraprendere la via della democratica alfabetizzazione informatica per tutte le fasce di popolazione presenti sul territorio. Una volontà si auspica, quanto più possibile realizzabile nel breve periodo. Quel breve asse del cronotopo azzerato da Alex Giordano con il Marketing empatico dell’esperienza dissacrante di Ninja marketing, il futuro che opera nel presente, l’osservatorio nazionale del marketing non convenzionale che produce il contenuto della comunicazione nell’orientamento di contesto. Nelle rappresentazioni funzionali a considerare il libro come la cartina di tornasole dell’identità del lettore. Che sia cartaceo o elettronico, il lettore cerca sé stesso ed è a lui che si deve rispondere.
L’esperienza riportata da Carmelo Greco, Presidente dell’Associazione LaMèditeranèe riporta in sala il senso di realtà che possiede lo strumento editoriale sia cartaceo che elettronico su i suoi fruitori: i lettori, i destinatari dell’editoria old e new style. Nel crocevia di pulsioni culturali, Greco racconta di come la carta stampata, i blog, la rete, abbiano fatto da traid d’union per i cittadini di Sciacca (AG) nel voler mantenere attivo un Centro di Accoglienza destinato a Minori Stranieri non Accompagnati. Un uso proprio delle pubblicazioni che sono tangibili nella vita quotidiana. Una sfida non da poco, se si pensa che questi sono minorenni spesso lasciati alla diaspora legislativa e che invece, grazie all’incontro tra l’editoria cartacea e l’elettronica sono stati tutelati dall’uso palpabile del mezzo editoriale.
Paolo Barrucca del Circolo Letterario Wunderkammer, giovane pionere del ‘bosco letterario’ che mette in ordine i pensieri, offre la possibilità di un confronto dialettico in uno spazio che ha il sapore degli antichi caffè letterari. Uno spazio dato all’arte per cultori dell’arte che passa anche attraverso la rete.
Maria Luisa Gargiulo propone di analizzare il vero fine dell’editoria: creare e diffondere cultura grazie a un’interazione che non si limiti allo scambio ma a una nuova creazione di contenuti, tra personalità diverse, popoli diversi intrecciando scambi, confronti, e scontri in grado di sollecitare sempre nuovi cambiamenti, fornire e promuovere nuovi e validi contenuti. Ed è sullo scambio per eccellenza che si basa l’esperienza di Wikipedia, il cui amministratore per l’Italia, Majid Abder Rahman, ne narra la storia, ben nota ai più, di un mondo condivisibile e possibile. La chiusura dei lavori è di Alessio Di Addezio, Presidente dell’Associazione Culturale “I creAttivi” che ha organizzato l’evento e creato una sinergia tangibile tra quello che si pensava dovesse essere la dicotomia tra vecchio e nuovo e che, grazie a mEdita 2.0 è divenuto il flusso semantico tra la storia e l’innovazione, tra le scelte che possono essere offerti dall’editoria e per l’editoria a seconda degli strumenti che più riescono a soddisfare le molteplicità di esigenze dei mercati e dei lettori: l’importante è che riescano ad essere ‘eco-sostenibili’ entrambi e nel rispetto delle parti.
Sun2.0
Il luogo è apparentemente fatiscente, ma a poco a poco, la sede scelta dagli organizzatori dell’evento Medita2.0 L’editoria ai tempi del Web si fa largo: Roma, Città dell’Altra Economia, un edificio avveniristico all’interno del passato di una Roma in cui ancora si sente il passare della storia che ribolle dal terreno. La sala ospita un evento stracolmo di innovazione, il dibattito è l’incontro tra i possibili percorsi futuri per gli editori, non solo per continuare a essere competitivi nel mercato ma anche per riuscire a divulgare processi culturali tali che, nello scenario di predominanza del web, non si arrivi a far divenire approssimativa la cultura o mercificato il sapere. E su questo dibattito il fil rouge è l’incontro tra librai, blogger, facebooker, citizen journalist e appassionati, ma anche tra chi il web lo vive e lo utilizza. E’ Paolo De Nardis ad aprire il confronto sul potenziale pericolo paventato dal digital divide, sulla possibilità di mantenere saldi i principi di democrazia detenuti dal cartaceo e trasferibili anche sul mezzo informatico. Ciò è possibile, dice De Nardis, garantendo attraverso la rete web la storia dell’editoria e la sua possibile internazionalizzazione. Enzo Foschi, Vicepresidente della commissione Cultura della Regione Lazio interviene ponendo la questione dell’amministrazione pubblica; le sfide verso l’innovazione editoriale, secondo Foschi, hanno una priorità istituzionale, quella di una legge regionale che necessita di rinnovarsi per poter consentire ai cittadini di editare e ‘uscire fuori dai confini del passato’.
‘Innovare attraverso la tradizione’, come ricorda la moderatrice della Tavola Rotonda Alessandra Sannella, un monito per Giacomo Bruno, Presidente dell’omonima Casa Editrice, che ha trovato nell’e-book la strategia di divulgazione per la formazione on line, con ben 1.000.000 di e-book scaricati dal sito della Bruno Editore, in ben 19 categorie di crescita personale, professionale e finanziaria. A seguire, Alberto Castelvecchi, di Castelvecchi Editore, pone l’accento su una querelle centrale della Tavola Rotonda: essere editore ‘avanzato’ è pensare a un contenuto. Il supporto è il nodo entro cui si snocciola il dibattito. Cartaceo o elettrolibri? Il contenuto digitale ha la capacità di migrare da solo e l’editore è il surfista cognitivo che cerca di trattenere l’onda. Castelvecchi è un ottimista, un innovatore che non lascia nulla al caso, come la riflessione sulla magia dell’odore dato dal cartaceo al lettore più intransigente, quello che ha l’illusione, altresì, di possedere il contenuto laddove tiene un libro ‘tra le mani’. Il ‘device elettronico’, per sua stessa ‘ergonomia’, non dà queste certezze immediate se non attraverso un processo lungo e lento. Il libro cartaceo non è il pionere della web-culture e la ‘riflessione’ deve essere posta sulla gestione dei contenuti. Quegli stessi contenuti che sono vessati dalla diatriba tra il copy-right o il free-right come grintosa ci ricorda Luisa Capelli della Meltemi editore, la cui discussione è orientata al free-right, a una circolazione del capitale culturale che deve essere messo a disposizione di quanti ne vogliano far uso. Ma ancora, continua la Capelli, ci dimentichiamo della morte silente dei testi fuori catalogo, di tutte le ‘opere orfane’ che non possiamo più trovare a disposizione nelle librerie e con l’e-book potrebbero essere salvate modificando le caratteristiche delle nostre abitudini, andando a reperire le fonti bibliografiche on-line. Questo sarà possibile solo se ci si porrà il problema di alfabetizzare gli italiani, tutti, all’utilizzo del mezzo web. Come dire, prima di parlare con certezza dell’uso o meno di internet, ‘bisogna fare gli internauti’. A tal proposito la Capelli propone dei punti essenziali, vere e proprie Linee Guida su cui procedere per la giusta ridefinizione anche dei piani legislativi in materia di editoria. Obiettivo ripreso anche da Giuseppe Gerace, Consigliere del II Municipio del Comune di Roma, il quale ribadisce la volontà delle Istituzioni di voler intraprendere la via della democratica alfabetizzazione informatica per tutte le fasce di popolazione presenti sul territorio. Una volontà si auspica, quanto più possibile realizzabile nel breve periodo. Quel breve asse del cronotopo azzerato da Alex Giordano con il Marketing empatico dell’esperienza dissacrante di Ninja marketing, il futuro che opera nel presente, l’osservatorio nazionale del marketing non convenzionale che produce il contenuto della comunicazione nell’orientamento di contesto. Nelle rappresentazioni funzionali a considerare il libro come la cartina di tornasole dell’identità del lettore. Che sia cartaceo o elettronico, il lettore cerca sé stesso ed è a lui che si deve rispondere.
L’esperienza riportata da Carmelo Greco, Presidente dell’Associazione LaMèditeranèe riporta in sala il senso di realtà che possiede lo strumento editoriale sia cartaceo che elettronico su i suoi fruitori: i lettori, i destinatari dell’editoria old e new style. Nel crocevia di pulsioni culturali, Greco racconta di come la carta stampata, i blog, la rete, abbiano fatto da traid d’union per i cittadini di Sciacca (AG) nel voler mantenere attivo un Centro di Accoglienza destinato a Minori Stranieri non Accompagnati. Un uso proprio delle pubblicazioni che sono tangibili nella vita quotidiana. Una sfida non da poco, se si pensa che questi sono minorenni spesso lasciati alla diaspora legislativa e che invece, grazie all’incontro tra l’editoria cartacea e l’elettronica sono stati tutelati dall’uso palpabile del mezzo editoriale.
Paolo Barrucca del Circolo Letterario Wunderkammer, giovane pionere del ‘bosco letterario’ che mette in ordine i pensieri, offre la possibilità di un confronto dialettico in uno spazio che ha il sapore degli antichi caffè letterari. Uno spazio dato all’arte per cultori dell’arte che passa anche attraverso la rete.
Maria Luisa Gargiulo propone di analizzare il vero fine dell’editoria: creare e diffondere cultura grazie a un’interazione che non si limiti allo scambio ma a una nuova creazione di contenuti, tra personalità diverse, popoli diversi intrecciando scambi, confronti, e scontri in grado di sollecitare sempre nuovi cambiamenti, fornire e promuovere nuovi e validi contenuti. Ed è sullo scambio per eccellenza che si basa l’esperienza di Wikipedia, il cui amministratore per l’Italia, Majid Abder Rahman, ne narra la storia, ben nota ai più, di un mondo condivisibile e possibile. La chiusura dei lavori è di Alessio Di Addezio, Presidente dell’Associazione Culturale “I creAttivi” che ha organizzato l’evento e creato una sinergia tangibile tra quello che si pensava dovesse essere la dicotomia tra vecchio e nuovo e che, grazie a mEdita 2.0 è divenuto il flusso semantico tra la storia e l’innovazione, tra le scelte che possono essere offerti dall’editoria e per l’editoria a seconda degli strumenti che più riescono a soddisfare le molteplicità di esigenze dei mercati e dei lettori: l’importante è che riescano ad essere ‘eco-sostenibili’ entrambi e nel rispetto delle parti.
Sun2.0
domenica 18 ottobre 2009
il programma
L'associazione Culturale "i creAttivi" presenta:
mEDITA 2.0 - l'editoria ai tempi del web
Roma, 26 novembre 2009
c/o Sala Convegni Città dell'Altra Economia, largo Dino Frisullo.
Programma della Tavola Rotonda
Ore 16.00 Inizio lavori
Introducono
Enzo Foschi - Vicepresidente della commissione Cultura della Regione Lazio
Giuseppe Gerace - Consigliere Municipio Roma II
Modera
Alessandra Sannella - Sociologa
Ore 16.30 Tavola Rotonda "Inizio dell'Editoria? Fine dell'Editoria? Problemi e Soluzioni"
Invitati a partecipare
Francesco Florenzano - Presidente Upter e Unieda e Direttore editoriale Edup
Paolo De Nardis - Professore ordinario Sapienza Università di Roma.
Luisa Capelli - Direttrice Editoriale Meltemi Editore.
Alberto Castelvecchi – Presidente Castelvecchi Editore.
Majid Abder Rahman - Amministratore Wikipedia.
Maria Laura Gargiulo – Comitato redazione Edilet, scrittrice e saggista.
Giacomo Bruno - Presidente Bruno Editore.
Carmelo Greco - Presidente Ass. Méditerranée - Esperto in Cooperazione Sociale.
Roberta Miracapillo - Presidente Legambiente Mondi Possibili.
Alex Giordano - Ninja Marketing.
Paolo Barucca - Circolo Letterario Wunderkammer, Ass. Cult. "Tavola Rotonda"
18.30 Discussione
Conclusioni
Alessio Di Addezio - Presidente Associazione Culturale "i creAttivi"
19.30 Termine dell'incontro
mEDITA 2.0 - l'editoria ai tempi del web
Roma, 26 novembre 2009
c/o Sala Convegni Città dell'Altra Economia, largo Dino Frisullo.
Programma della Tavola Rotonda
Ore 16.00 Inizio lavori
Introducono
Enzo Foschi - Vicepresidente della commissione Cultura della Regione Lazio
Giuseppe Gerace - Consigliere Municipio Roma II
Modera
Alessandra Sannella - Sociologa
Ore 16.30 Tavola Rotonda "Inizio dell'Editoria? Fine dell'Editoria? Problemi e Soluzioni"
Invitati a partecipare
Francesco Florenzano - Presidente Upter e Unieda e Direttore editoriale Edup
Paolo De Nardis - Professore ordinario Sapienza Università di Roma.
Luisa Capelli - Direttrice Editoriale Meltemi Editore.
Alberto Castelvecchi – Presidente Castelvecchi Editore.
Majid Abder Rahman - Amministratore Wikipedia.
Maria Laura Gargiulo – Comitato redazione Edilet, scrittrice e saggista.
Giacomo Bruno - Presidente Bruno Editore.
Carmelo Greco - Presidente Ass. Méditerranée - Esperto in Cooperazione Sociale.
Roberta Miracapillo - Presidente Legambiente Mondi Possibili.
Alex Giordano - Ninja Marketing.
Paolo Barucca - Circolo Letterario Wunderkammer, Ass. Cult. "Tavola Rotonda"
18.30 Discussione
Conclusioni
Alessio Di Addezio - Presidente Associazione Culturale "i creAttivi"
19.30 Termine dell'incontro
mARTE ospita Avatar
La sezione arte di mEDITA promuove ed ospita una selezione di artisti il cui unico strumento di lavoro è il computer. Titolo della mostra è "Avatar: human? being" ed essa si svolgerà in parallelo alla tavola rotonda, nei locali adiacenti. Ulteriori informazioni disponibili qui.
mEDITA 2.0 è sostenibile
Tutto il materiale pubblicitario relativo a mEDITA 2.0 verrà divulgato esclusivamente online, per evitare sprechi di carta ed incentivare l'utilizzo del web a fini promozionali. Sosteneteci aiutando a divulgare questo blog ai vostri contatti e diffondendo l'evento online. E, naturalmente, partecipate numerosi al dibattito.
Vi ricordiamo, inoltre, che questo blog è denuclearizzato. Per maggiori informazioni cliccate qui!
Vi ricordiamo, inoltre, che questo blog è denuclearizzato. Per maggiori informazioni cliccate qui!
sabato 17 ottobre 2009
programma@mEDITA2.0
Stiamo lavorando per voi. A breve i nomi dei partecipanti ed il programma dettagliato.
mEDITA@cittàdellaltraeconomia
E' ufficiale! La tavola rotonda dedicata alla nuova editoria, si svolgerà presso La Città dell'Altra Economia, a Testaccio in Largo Dino Frisullo, all'interno del Campo Boario dell'ex Mattatoio.
3.500 metri quadrati di esposizione, vendita, eventi e incontri per la promozione dell'altra economia: agricoltura biologica, commercio equo e solidale, energie rinnovabili, riuso e riciclo, turismo responsabile, finanza etica, comunicazione aperta, bioequobar, bioequoristorante.
3.500 metri quadrati di esposizione, vendita, eventi e incontri per la promozione dell'altra economia: agricoltura biologica, commercio equo e solidale, energie rinnovabili, riuso e riciclo, turismo responsabile, finanza etica, comunicazione aperta, bioequobar, bioequoristorante.
domenica 11 ottobre 2009
mEdita 2.0, evento dedicato alla nuova editoria, il 26 novembre 2009 a Roma
L'editoria, il giornalismo, il pensionamento (o meno) del cartaceo, temi centrali di una tavola rotonda durante la quale operatori del settore, sociologi, scienziati della comunicazione, librai, blogger, facebooker, citizen journalist e appassionati, potranno scambiarsi opinioni e cercare nuovi stimoli attraverso un dibattito libero volto alla creazione di un network dei network.
il tema portante della tavola rotonda è la risposta alle seguenti domande: è la fine dell'editoria? è l'inizio dell'editoria? i docenti sono invitati ad analizzare le questioni legate all'editoria tradizionale che si scontra/incontra con il web.
A Roma, il 26 novembre 2009
il tema portante della tavola rotonda è la risposta alle seguenti domande: è la fine dell'editoria? è l'inizio dell'editoria? i docenti sono invitati ad analizzare le questioni legate all'editoria tradizionale che si scontra/incontra con il web.
A Roma, il 26 novembre 2009
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